"Ognuno di noi possiede talento innato: pochi possiedono la giusta misura di tenacia, forza ed energia, innate ed acquisite necessarie per diventare effettivamente un talentuoso; questo equivale a dire che si diventa ciò che si è: si sfoga e si esternalizza il proprio talento in opere ed azioni". (Friedrich Nietzsche)

Repubblica VIII Libro - Platone.

Quando un popolo divorato dalla sete di libertà si trova ad aver coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade che i governanti pronti ad esaudire le richieste dei sempre più esigenti sudditi vengano chiamati despoti. Accade che chi si dimostra disciplinato venga dipinto come un uomo senza carattere, un servo. Accade che il padre impaurito finisca col trattare i figli come i suoi pari e non è più rispettato, che il maestro non osi rimproverare gli scolari e che questi si faccian beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti dei vecchi e per non sembrar troppo severi i vecchi li accontentino. In tale clima di libertà, e in nome della medesima, non v'è più rispetto e riguardo per nessuno. E' in mezzo a tanta licenza, nasce, si sviluppa, una mala pianta: la tirannia.

martedì 16 gennaio 2007

Base di Vicenza, Amato: «Bisogna dire sì»

Articolo sul Corriere della Sera.it
Prodi: «Daremo risposte a tempo debito». Mastella: «Patti da rispettare»
Il ministro dell'Interno: «L'Italia dovrebbe dare il via libera all'allargamento della base americana»
ROMA - L'ampliamento della base militare Usa a Vicenza, contro il quale martedì sera sfileranno in corteo i comitati locali, si inserisce nella polemica sul presunto anti-americanismo del governo dell'Unione sollevata dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Il centrodestra, con diverse sfumature, cavalca l'accusa lanciata nei confronti del premier Romano Prodi e del ministro degli Esteri Massimo D'Alema. Il presidente del Consiglio prende tempo e da Lubiana fa sapere che l'Italia darà una risposta a Washington «nel tempo dovuto». Il suo braccio destro, il ministro per l'Attuazione del programma, Giulio Santagata, ritiene che l'ampliamento «può essere una buona occasione di sviluppo». FAVOREVOLI - Arriva invece da Dresda l'esortazione del ministro dell'Interno ed ex premier, Giuliano Amato: «L'Italia farebbe bene a dire di sì ad un ampliamento della base Usa a Vicenza perché c'è stato un orientamento già espresso dal precedente governo». Nell'Unione, però, fanno discutere le opinioni del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro: «Possiamo pretendere che gli americani non utilizzino il territorio italiano come rampa di lancio per aerei diretti a compiere missioni belliche in Iraq, ma non rifiutare l'ampliamento di una base», sono le parole riprese da alcuni quotidiani che fanno infuriare la sinistra radicale. Dall'estero, anche il Guardasigilli, Clemente Mastella, fa sapere che «i patti vanno rispettati e che un no alla base di Vicenza verrebbe interpretato dagli Usa come uno schiaffo in faccia».REFERENDUM Secondo il segretario dei Ds, Piero Fassino, la soluzione migliore sarebbe quella di un referendum «da fare subito» per consultare i cittadini di Vicenza e conoscere la loro opinione. Il leader della Quercia sottolinea: «Spetta al governo decidere su un eventuale ampliamento della base militare di Vicenza. Io ritengo che sia giusto conoscere cosa ne pensano i cittadini vicentini in modo che il governo abbia prima un elemento di valutazione per assumere la sua decisione finale. Per me sarebbe una cosa utile -spiega Fassino- cercare di capire maggiormente cosa ne pensano i vicentini di questa vicenda e sulla base di questo poi decidere.
L'Italia.....manifestare è un diritto legittimo, ma la pancia di noi occidentali (italiani soprattutto) è veramente piena...
Ci sono lavoratori civili all'interno della base americana...vorrei proprio vedere dove andrebbero a lavorare se la base militare chiudesse!!! Non parliamo del guadagno economico che la città vicentina ed in primis il Comune perderebbe... Ma per ogni cosa bisogna protestare in Italia? Non viene in mente a nessuno del perchè la Germiania (contrarissima alla guerra in Iraq) accoglierebbe a braccia aperte questa base? Ma dobbiamo sempre farci fregare dagli altri credendo di essere "dritti"?

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